ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (ADI)

DA OGGI HAI LA LIBERTÀ DI RICHIEDERE LE MIGLIORI CURE, GRATUITAMENTE A CASA TUA, SCEGLIENDO L’ASSISTENZA DOMICILIARE DI ECHC.

 

Fino alla fine del 2019, se per scelta o necessità preferivi ricevere assistenza e cure specifiche presso la tua casa, non potevi scegliere liberamente la struttura sanitaria alla quale affidarti. Oggi, finalmente hai la possibilità di scegliere tra le strutture sanitarie selezionate in possesso dei requisiti organizzativi e gestionali aderenti agli standard di qualità richiesti delle Regioni.

Cos’è l’assistenza domiciliare integrata?

L’assistenza domiciliare integrata (ADI) consiste in un insieme dei trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi con servizio socio-assistenziali (igiene personale, cura della persona, assistenza ai pasti) rivolto a persone non autosufficienti temporaneamente o in modo permanente, senza limitazioni di reddito o di età.

Il servizio di ADI viene finanziato dal Servizio Sanitario Nazionale ed erogato gratuitamente al domicilio del paziente, dopo l’avallo della ASL di apparenza.

Gli obiettivi dell’ADI sono:

  • Assicurare un’adeguata assistenza socio-sanitaria ai pazienti che presentano le caratteristiche opportune e che chiedono di essere assistiti nel proprio domicilio;
  • Evitare i ricoveri ospedalieri non appropriati e la permanenza degli anziani in un luogo di cura per un lungo periodo;
  • Promuovere le dimissioni protette del paziente, ovvero l’insieme delle azioni che costituiscono il passaggio da un luogo di cura a un altro (dall’ospedale alla propria casa o alla RSA)

L’ADI, quindi, consiste in una forma assistenziale vantaggiosa per la qualità di vita del paziente e comporta benefici economici rispetto ad altre forme di ricovero extra ospedaliero. Inoltre, nella letteratura scientifica sono presenti evidenze che suggeriscono come l’assistenza sanitaria erogata a domicilio produca per alcuni pazienti migliori risultati di salute.

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Come si attiva l’ADI?

Le attività che compongono l’ADI sono nell’ordine:

La segnalazione, in favore della persona non autosufficiente, affinché fruisca dell’assistenza domiciliare. La segnalazione alla ASL dal medico di Medicina Generale (MMG), dal medico ospedaliero o da un assistente sociale (sempre attraverso il MMG)

Alla segnalazione alla ASL segue una valutazione multidimensionale da parte di una équipe medica costituente un’Unità Valutativa Multidimensionale (UVM), tenendo in alta considerazione anche fattori socio-ambientali;

Al termine della valutazione da parte dell’UVM, viene stilato un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) che identifica le cure e l’assistenza opportune, definendo un programma coordinato di interventi da parte di molteplici figure professionali (medici, infermieri, fisioterapisti, etc.), volto a rispondere alle esigenze dell’assistito.

Al paziente viene data la possibilità di essere assistito in ADI dalla struttura sanitaria che preferisce e della quale ha fiducia, senza limitazioni di reddito o di età.

Le fasi successive sono la presa in carico e l’erogazione dell’assistenza sanitaria, assicurata dal MMG con le modalità previste nel PAI. La ASL trasmette il PAI alla struttura che si occuperà di erogare gratuitamente le cure previste presso il domicilio del paziente.

Durante il periodo di erogazione del servizio vengono effettuate verifiche, che avvengono tramite riunioni e incontri tra il MMG, il personale di coordinamento del (CAD) Centro di Assistenza Domiciliare e quello del servizio di assistenza domiciliare.

La conclusione dell’attività si compie una volta raggiunti gli obiettivi assistenziali, il suo passaggio a un altro livello assistenziale o il decesso dell’assistito.

Medicasa è una struttura accreditata per l’erogazione delle cure domiciliari nella Regione Lazio con provvedimento DCA n° 31 del 17/01/2019.

Il suo Direttore Sanitario è il Dr. Fausto Maria Molino, iscritto all’Ordine dei medici di Roma al n. 25076, il Rrappresentante legale il Dr. Cyrille Ferrachat e il Direttore amministrativo il Dr. Pietro Baietta.

Come si attiva l’ADI nella Regione Lazio?

Chi hai bisogno di assistenza sanitaria presso il proprio domicilio per se o per un familiare può rivolgersi direttamente al medico o pediatra di famiglia. Questi rilascerà la richiesta di attivazione ADI, formulata su ricettario regionale, specificando le caratteristiche della richiesta. Il CAD (Centro di Assistenza Domiciliare) della propria ASL di riferimento valuta la richiesta e redige il PAI per poi trasmetterlo all’ente erogatore scelto dal paziente.

Chi può usufruire del servizi ADI?

L’ADI viene attivata solo in presenza di determinati requisiti (anche riguardanti il domicilio dell’assistito) fondamentali per garantire un’assistenza sanitaria adeguata al di fuori del contesto ospedaliero. Si rivolge esclusivamente a pazienti:

  • Impossibilitati a raggiungere i presidi sanitari ambulatoriali per non autosufficienza e/o barriere architettoniche;
  • Affetti da malattie non invalidanti, malattie invalidanti (stabilizzate o non stabilizzate) o in fase terminale che necessitano di interventi sanitari erogabili a domicilio.

Condizioni necessarie affinché si realizzi un programma di ADI sono:

  • il (PAI) deve mostrare una reale integrazione degli interventi attuati dai diversi professionisti coinvolti;
  • Essere consenzienti ed affiancati da una reta familiare di supporto;
  • Avere condizioni abitative idonee allo svolgimento del PAI.

Generalmente, la gran parte delle richieste di attivazione di questa tipologia di assistenza si riferiscono a malati terminali, soggetti che hanno avuto patologie vascolari acute o forme psicotiche acute, anziani con gravi fratture o con malattie acute temporaneamente invalidanti e pazienti che hanno ricevuto dimissioni protette da strutture ospedaliere.

In base ai bisogni sanitari del paziente, l’ADI viene distinta in tre livelli. Nei primi due livelli, il medico di Medicina Generale (MMG) assume un ruolo di riferimento in quanto responsabile dei processi di cura stabiliti dagli altri operatori, ma condivisi all’interno dell’équipe. I malati coinvolti pur non presentando condizioni critiche specifiche o sintomi particolarmente complessi hanno bisogno di continuità assistenziale e interventi programmati che si svolgono in 5 giorni (I livello) o in 6 giorni (II livello) per ogni settimana. L’ADI ad alta intensità, invece, si rivolge a malati che presentano bisogni complessi e in presenza di condizioni critiche specifiche. In questo caso, gli interventi sono programmati ogni giorno della settimana.

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ECHC collabora con diverse Aziende Sanitarie Locali italiane per i servizi di ADI mettendo la propria esperienza e l’alta professionalità dei propri infermieri, fisioterapisti e operatori sanitari al vostro servizio, portando nelle vostre case tutte le cure, l’assistenza e la vicinanza di cui avete bisogno per recuperare la salute e migliorare la qualità della vostra vita.

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